lunedì 4 settembre 2017

Bei Capelli o Bel Parrucchino?

di Sergio Di Cori Modigliani

Quella che -come tutti ci auguriamo- sembra essere la più geniale soap opera post-moderna mai inventata, (ovverossia la rissa Bei Capelli vs. Bel Parrucchino) sembra intingersi di inquietanti e davvero truculenti aspetti e dettagli specifici.
In rete ormai (come era ampiamente prevedibile) si stanno scatenando gli strateghi da tastiera e i mega esperti di geo-politica planetaria.
Ma a queste sciocchezze feisbukkiane siamo abituati.
Il punto è che, per comprendere la vera natura di questo jeu de massacre, è necessario sapere di che tipo di armi stiamo parlando. La chiave la si trova andando a leggere i testi più interessanti in questo momento: le riviste militari.
Sia quelle statunitensi che quelle cinesi e russe.
Il dibattito verte tutto intorno al prossimo (già annunciato) lancio nord-coreano.
Il missile che (in teoria) dovrebbe essere lanciato entro domenica -è la stessa Corea del Nord ad averlo annunciato- si chiama in gergo "Nuclear Electromagnetic Pulse Device". Si tratta di un ordigno relativamente molto piccolo il cui obiettivo non consiste nel produrre fuoco e fiamme distruggendo cose e persone, proprio no. Il target è un altro. Consiste nel creare una tempesta elettromagnetica talmente potente da produrre come effetto immediato la cancellazione di ogni dispositivo elettrico ed elettronico nel raggio che parte dal centro dell'esplosione: circa 2.500 chilometri. Tale esplosione si verifica ad un'altezza di circa 7.000 metri d'altezza e la Corea del Nord sembrerebbe intenzionata a farlo in una zona dell'Oceano Pacifico dove non c'è terraferma, tanto per mostrare al resto del mondo di che cosa sono capaci. Si chiama "effetto Babele".
Gli scienziati interpellati sono però (ed è questo il punto drammatico) molto perplessi al riguardo. Sostengono infatti che esistono delle severe contro-indicazioni, soprattutto quelle relative alla totale misconoscenza degli effetti collaterali che tale esplosione può provocare in natura. Oltre a questo c'è il problema del punto d'impatto: se l'esplosione avviene prima o dopo, ovvero produce un raggio d'azione che va a toccare luoghi della terraferma, allora lì viene cancellato l'uso di ogni dispositivo d'energia elettrica. E le conseguenze sono intuibili.
Secondo diversi esperti militari, gli Usa, la Cina e la Russia, avrebbero (d'accordo) spinto la situazione a questo punto, per avere la possibilità di "testare" questa nuova arma sofisticata in possesso da almeno dieci anni nelle mani di americani, cinesi e russi, e mai sperimentata da nessuno di essi.
La versione coreana, però, sembra essere più evoluta.
Quindi, tutti e tre vorrebbero vederla alla prova dei fatti, per regolarsi.
Nel caso dovesse funzionare come preannunciato, ci si troverebbe davvero dentro la storia di Davide e Golia, perchè (almeno per le prime 24 ore) la Corea del Nord diventerebbe la più potente potenza nucleare del mondo, in grado di spegnere l'uso di qualsivoglia dispositivo elettrico in Giappone (tanto per fare un esempio) provocando una totale catastrofe.
Sembra che i mega-esperti militari delle tre (vere) super potenze stiano litigando tra di loro: c'è chi sostiene che Bei capelli bluffa, c'è invece chi sostiene che quell'arma ce l'ha sul serio. C'è poi la sezione militare di chi lo vuol fermare per evitare l'esperimento, c'è invece chi lo incita a farlo perchè vogliono toccare con mano l'esecuzione dell'evento.
L'edizione odierna del Wall Street Journal, attendibile e importante pubblicazione statunitense, offre una preoccupante e allarmistica notizia in questo senso, sostenendo che Bei Capelli voglia lanciare quest'arma nella zona artica settentrionale all'incrocio tra la Siberia e l'Alaska, con viva (e giusta) preoccupazione sia dei russi che degli statunitensi.
Vero o non vero che sia, questo è ciò di cui stanno parlando.
Ecco l'articolo in questione:

Pyongyang’s warnings now include a tactic long discussed by some experts: an EMP triggered by a nuclear weapon that would aim to shut down the U.S.…
wsj.com

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